PUNTO DI INCONTRO: Da definire

DURATA: 3 ore c.a.

TRASPORTO: a piedi e mezzi autonomi o pubblici

NOTE: L‘itinerario può essere soggetto a cambiamenti sulla base di ogni vostra esigenza.

Loreto è famosa per essere la sede della Basilica della Santa Casa, uno dei più importanti e antichi luoghi di pellegrinaggio mariano del mondo cattolico. La città sorge sulla sommità di una modesta altura circondata da un panorama che spazia dal Mare Adriatico al Monte Conero, fino all’Appennino umbro-marchigiano.

La città si è sviluppata intorno alla nota basilica che ospita la celebre reliquia della “Santa Casa” di Nazareth dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l’annuncio della nascita miracolosa di Gesù. Il viaggio della casa di Nazaret verso Loreto è detto “traslazione della Santa Casa” e con tale nome è rappresentato nelle opere degli artisti dei secoli passati. Nelle Marche è viva la tradizione di accendere grandi fuochi (i focaracci) nella notte tra il 9 e il 10 dicembre per “rischiarare il cammino alla Santa Casa”

Papa Sisto V diede un forte impulso allo sviluppo urbanistico di Loreto. Col suo proclama del 1586 elevò il borgo a Città, e così Loreto vide notevolmente aumentare la sua popolazione e crebbe il numero di pellegrini, tanto che si dovette pensare a un nuovo acquedotto, completato il 2 dicembre 1606. Quando Sisto V elevò a Diocesi Loreto, egli vagheggiò addirittura la costruzione di una sola città comprendente Recanati-Loreto-Porto Recanati, distesa sui pendii degradanti verso il mare. Sorse allora una nuova Loreto, adagiata sulla conca tra il Santuario e Monte Reale, secondo una pianta a scacchiera progettata dal grande architetto sistino Domenico Fontana.

La basilica della Santa Casa è il sito di maggiore interesse di Loreto: secondo Vasari “essa fu fatta mediante l’ingegno e la virtù di Giuliano da Maiano che impresse all’edificio la fisionomia di una chiesa-fortezza”. Per problemi statici i lavori furono continuati da Francesco di Giorgio Martini e Donato Bramante, che effettuarono interventi di consolidamento. La costruzione della basilica della Santa Casa venne iniziata nel 1468, ma fu terminata solo verso il XVII secolo e completata dal campanile ad opera di Luigi Vanvitelli nel 1755. Vi lavorarono i migliori architetti del tempo: Baccio PontelliBramanteAndrea SansovinoGiuliano da Sangallo Antonio da Sangallo il Giovane. All’interno un ricco e sontuoso recinto marmoreo riveste la Santa Casa: esso fu progettato dal Bramante, ma edificato dal Sansovino. La Basilica di Loreto rappresenta uno dei più importanti monumenti goticorinascimentali d’Italia, dove lavorarono i più grandi architetti dell’epoca: Marino di Marco CedrinoBaccio PontelliGiuliano da SangalloGiuliano da MaianoFrancesco di Giorgio MartiniBramanteAndrea Sansovino e Antonio da Sangallo il Giovane.

I lati nord ed est della Piazza della Madonna sono chiusi dal grandioso Palazzo Apostolico, progettato da Giancristoforo Romano e costruito da Andrea SansovinoAntonio da Sangallo il Giovane e Giovanni Boccalini. Nel progetto originario l’edificio avrebbe dovuto circondare completamente la piazza, ma per il mancato esproprio del lato destro (attualmente occupato dall’edificio dell’ex Collegio Illirico), venne realizzato il solo lato di fronte alla basilica, conforme al disegno primitivo, ad opera dello stesso Vanvitelli. Il Museo, disposto in 28 sale, è situato nei piani superiori del palazzo apostolico e conserva il Tesoro della Santa Casadipintisculturearazzi e maioliche, oggetti d’oreficeria e mobili provenienti dal santuario e donati alla Santa Casa nel corso dei secoli.

Al centro della piazza si staglia la Fontana Maggiore, opera barocca di Carlo Maderno e dello zio Giovanni Fontana. Realizzata fra il 1604 e il 1614, la fontana è ornata da alcune sculture in bronzo, realizzate da Tarquinio Pier Paolo Jacometti nel 1622. Il Maderno e il Fontana, attraverso una galleria di quasi cinque chilometri, vi condussero acque scaturienti in territorio recanatese per soddisfare le esigenze, anche igieniche, dei pellegrini.

La città è circondata da una cinta muraria eretta a partire già dal XIV secolo come difesa, soprattutto dalle incursioni turche nell’Adriatico. Dopo l’assalto a Porto Recanati del 5 giugno 1518 papa Leone X avviò rapidamente la ricostruzione completa delle mura. Dal 1518 al 1522 ci lavorarono tre architetti: furono ideate da Antonio da Sangallo il Giovane, realizzate da Cristoforo Resse da Imola e perfezionate da Andrea Sansovino. Sul lato meridionale si apre la Porta Romana, edificata su disegno dell’architetto maceratese Pompeo Floriani verso il 1590 e decorata con due statue di profeti scolpite da Simone Cioli nel 153841, destinate in un primo momento al rivestimento marmoreo della Santa Casa. Sul lato settentrionale, dietro le absidi della basilica, si apre la cosiddetta Porta Marina, aperta al tempo di papa Clemente VII (15231534), ma costruita da Giovanni Branca nel XVII secolo con l’ornamento delle caratteristiche api barberiniane di papa Urbano VIII (16231644). Il bastione Sangallo, dal nome dell’architetto che lo progettò, conserva al suo interno le antiche casematte da cui si difendeva la città, nonché una piazza d’armi. Oggi ospita una sala-teatro polifunzionale.