Vissuto tra il III e il IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore), era medico e venne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani; durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana e, per punizione, fu straziato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Morì decapitato. Nel Medioevo, ad Ascoli Piceno, S. Biagio viene venerato dalla corporazione dei lanari: egli è infatti il protettore dei cardatori di lana.. la produzione e lavorazione della lana ha costituito per la città picena un’attività economica molto importante.

A san Biagio sono stati attribuiti diversi miracoli, tra cui il salvataggio di un bambino che stava soffocando dopo aver ingerito una lisca di pesce. Questo miracolo viene rappresentato da Domenico Paci, nella prima metà del 1800, in una bellissima statua che si trova oggi nella cripta della Cattedrale di S. Emidio, ad Ascoli Piceno. L’opera proviene dalla chiesa di San Biagio, un tempo esistente davanti la Cattedrale. Immagine-046

S. Biagio era un santo molto venerato nel territorio piceno, insieme a S. Emidio (protettore dal terremoto), invocato anche contro il mal di gola (questo ci fa capire quanto la difterite era una malattia molto temuta, soprattutto nelle campagne..). Anticamente si facevano benedire dei panini che venivano mangiati per devozione o per proteggere dal mal di gola, successivamente sostituiti da pezzetti di pane benedetto, distribuiti ai fedeli dopo la messa. Oggi, e anche in passato, vengono acquistate sul sagrato della Cattedrale di Ascoli Piceno le ciambelle di San Biagio che sono ancora un prodotto caratteristico della ricorrenza del 3 febbraio, giorno successivo alla Candelora che ricorda la festa della Presentazione di Gesù al tempio.

 

Ricetta per le “ciambelle di S. Biagio”

500gr di Farina
3 uova intera
2 cucchiai di Zucchero
3 cucchiai di olio d’oliva
1 pizzico di sale
3 cucchiai di Mistrà (o altro liquore)

Procedimento
Sbattere le uova con lo zucchero, il pizzico di sale, l’olio e la farina setacciata. Lavorate l’impasto fino a renderlo omogeneo.

Mettere a bollire l’acqua in una pentola.
Dividere il composto in base alla grandezza desiderata e create dei rotoli lunghi da unire alle estremità a formare delle ciambelle, schiacciatele leggermente.

Gettatele una per volta nell’acqua bollente e lasciatele cuocere per circa 4-5 minuti. Scolatele ed asciugatele e fatele riposare per circa un’ ora.

Accendete il forno a 200° e infornate le ciambelle per circa mezz’ora.