L’itinerario prevede la visita ai castelli della vallata del Tronto: Arquata del TrontoForte MalatestaCastel di Luco e Acquaviva Picena.

 

PUNTO DI INCONTRO: Viale De Gasperi, Ascoli Piceno.

DURATA:  6 ore c.a, intera giornata

TRASPORTO: a piedi, bus o macchina per lunghi spostamenti

Possono essere previsti costi aggiuntivi per l’ingresso alle strutture

NOTE: L’itinerario può essere soggetto a cambiamenti sulla base di ogni vostra esigenza. 

 

L’itinerario ha inizio ad Arquata del Tronto, borgo medievale circondato da due parchi nazionali: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Interessante è la Porta di S. Agata, unico varco del borgo medievale giunto ai nostri giorni; Arquata è ricca di chiese medievali: tra queste la Chiesa della Santissima Annunziata che conserva un crocifisso ligneo del XIII sec., la statua sacra più antica delle Marche, a cui è legata una storia particolare..la Sacra Sindone torinese è conservata, in una copia fedelissima, nella Chiesa di S. Francesco ad Arquata, autenticata grazie ad un documento datato 1655. Architettura simbolo di Arquata è la sua Rocca (XIII-XV sec.), costruita a scopi difensivi sul punto più alto del paese; alla Rocca è legata una leggenda che vede come protagonista la Regina Giovanna II d’Angiò, anche detta “Giovanna la Pazza”

Rocca di Arquata, Ascoli Piceno

Rocca di Arquata, Ascoli Piceno

 

Altra tappa dell’ itinerario è Castel di Luco nel comune di Acquasanta Terme, a poca distanza da Arquata. Il castello è di antichissime origini (risale al 1052) e conserva ancora oggi l’assetto medievale nella sua singolare forma ellittica; è situato nel borgo medievale di Castel di Luco in cui il visitatore viene proiettato in un’atmosfera magica, circondato dai boschi. 

Arriviamo ad Ascoli Piceno, attraversando il tratto stradale della Salaria, per visitare il Forte Malatesta. L’edificio attuale è stato costruito nel XVI sec. dall’architetto papale Antonio da Sangallo per volere del papa Paolo III Farnese; mantiene, però, l’antica denominazione che ricorda il passaggio ad Ascoli del tiranno e signore Galeotto Malatesta da Rimini. L’edificio è unico nel suo genere: conserva all’interno, infatti, i resti di una chiesa rinascimentale costruita qualche anno prima dell’attuale struttura. La chiesa è chiamata S. Maria del Lago perché sorge sui resti di quelle che erano le terme in epoca romana.

Ultima tappa dell’itinerario è ad Acquaviva Picena dove si visiterà la Rocca, costruita dalla famiglia Acquaviva nel 1300. Esperienza bellissima consiste nel godere il suggestivo panorama dall’alto del Mastio della Rocca: il mare, le colline e le vette del Gran Sasso. All’interno di questa struttura militare sono oggi conservati due musei: il Museo delle Armi Antiche e il Museo delle Pajarole che raccoglie esemplari artigianali tipici di Acquaviva: cestini di paglia di frumento fatti a mano per contenere cereali e legumi; all’interno dell’esposizione si possono ammirare gli abiti delle pajarolare, i cesti, le bamboline, utensili da cucina. Ancora oggi ad Acquaviva, nel mese di agosto, si tiene nella fortezza una cena che ricorda un evento amoroso importante per la storia del paese..Sponsalia..