{"id":1860,"date":"2019-02-26T19:04:47","date_gmt":"2019-02-26T18:04:47","guid":{"rendered":"http:\/\/localhost\/?p=1860"},"modified":"2019-02-26T19:04:47","modified_gmt":"2019-02-26T18:04:47","slug":"alla-scoperta-della-tradizione-marinara-i-musei-di-san-benedetto-del-tronto","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/localhost\/alla-scoperta-della-tradizione-marinara-i-musei-di-san-benedetto-del-tronto\/","title":{"rendered":"Alla scoperta della tradizione marinara: i Musei di San Benedetto del Tronto"},"content":{"rendered":"

All\u2019interno della struttura del Mercato Ittico all\u2019Ingrosso<\/strong> di S. Benedetto del Tronto \u00e8 possibile visitare alcuni musei che illustrano la tradizione, la storia, le curiosit\u00e0 legate dell\u2019attivit\u00e0 economica principale di questo luogo: la pesca<\/strong>. Essi sono: l\u2019Antiquarium Truentinum<\/strong>, il Museo delle Anfore<\/strong>, il Museo Ittico<\/strong> e il Museo della Civilt\u00e0 Marinara delle Marche. <\/strong><\/em><\/p>\n

L\u2019Antiquarium Truentinum<\/strong> ripercorre la storia dell\u2019antica cittadina di Truentum<\/strong>, come era chiamata S. Benedetto del Tronto; l\u2019esposizione apre con i manufatti litici e oggetti in selce rinvenuti in epoca Neolitica<\/strong> nella vicina Porto d\u2019Ascoli, ascee bronzee<\/strong> provenienti da una collezione privata e reperti di epoca picena<\/strong> provenienti dal territorio circostante. Il percorso continua con la sezione romana<\/strong>: interessante \u00e8 la stele di Marcilius<\/strong>, un abitante del luogo che faceva il lavoro di porporato nel I sec. a. C<\/strong>. La sezione romana ospita, inoltre, una statua togata, epigrafi, sarcofagi e dolii.\"\"<\/a><\/em><\/p>\n

Il Museo delle Anfore<\/strong> rappresenta un unicum in Italia, in quanto raccoglie reperti sottomarini di epoche e civilt\u00e0 diverse (anfore cananee<\/strong>, fenicie<\/strong>, puniche<\/strong>, greche<\/strong>, romane<\/strong>, bizantine<\/strong>); esse sono state recuperate\u00a0 dalle reti dei motopescherecci della marineria di S. Benedetto nel corso del \u2018900, quando si praticava la pesca a strascico<\/strong> in aree diverse, dall\u2019Egeo<\/strong> allo Ionio<\/strong>, dal Tirreno<\/strong> al mare di<\/strong> Sicillia<\/strong> e all\u2019Adriatico<\/strong>. Il museo \u00e8 concepito per fornire informazioni sulla funzione<\/strong> delle anfore, (utilizzate per il trasporto di olio<\/strong>, vino<\/strong> e garum<\/strong>, la salsa di pesce apprezzata dai romani), sugli scambi commerciali nel Piceno antico<\/strong>, sull\u2019archeologia subacquea<\/strong> e sulla organizzazione e<\/strong> stivaggio<\/strong> delle anfore sulle antiche imbarcazioni romane (con ricostruzione in scala quasi reale di una nave romana<\/strong>).\"\"<\/a><\/em><\/p>\n

Il Museo Ittico<\/strong> conserva tantissime specie di pesci: esso \u00e8 stato organizzato da alcuni soci della Pescasportiva \u201cGiovanni Poloni\u201d<\/strong> nel 1956, con l\u2019intento di conservare tutto ci\u00f2 che il mare \u00e8 in grado di donare. Si possono trovare esemplari, anche molto rari, di selaci<\/strong>, cetacei<\/strong>, rettili<\/strong>, echinoderi<\/strong>, celenterati<\/strong>, coralli<\/strong>, poriferi<\/strong>, policheti<\/strong>, tunicati<\/strong> ed alghe<\/strong>; non mancano, inoltre, reperti<\/strong> archeologici<\/strong> e acquari<\/strong>. Di interesse anche i numerosi fossili<\/strong> che spaziano dal Mesozoico<\/strong> al Quaternario<\/strong>, donati da <\/em><\/p>\n

diversi cittadini.\"\"<\/a><\/em><\/p>\n

Il Museo della Civilt\u00e0 Marinara delle Marche<\/strong> si sviluppa per unit\u00e0 narrative volte a restituire informazioni e dati sul passato marinaro sanbenedettese e regionale. Le sezioni narrative prendono in esame il tema del \u201cViaggio\u201d<\/strong>, \u201cI luoghi del mare\u201d<\/strong>, \u201cI mestieri del mare<\/strong>\u201d, \u201cLa corda, le<\/strong> reti, le vele\u201d<\/strong> , \u201cL\u2019arte del costruire\u201d<\/strong> e \u201cIl mare comune<\/strong>: l\u2019Adriatico\u201d<\/strong>. Una sezione \u00e8 dedicata al \u201cPorto\u201d<\/strong> che si osserva dal terrazzo; nella sezione \u201cLa barca e la pesca\u201d<\/strong> troviamo la riproduzione della bellissima paranza<\/strong> (barca simbolo delmuseo); si\u00a0 prosegue con la sezione \u201cPesca oceanica\u201d<\/strong> con la illustrazione delle rotte della marineria sanbenedettese, \u201cl\u2019Approdo\u201d<\/strong> ,dedicato alla spiaggia e allo sbarco del pescato, \u201cL\u2019approdo negato\u201d<\/strong> che ci\u00a0 racconta gli episodi pi\u00f9 drammatici delle numerose tragedie in mare, \u201cLa commercializzazione, l\u2019industria del pesce\u201d<\/strong> con approfondimenti sul tema del mercato ittico come spazio e luogo della commercializzazione. Infine, \u201cLa letteratura di mare\u201d.\"\"<\/a><\/strong><\/em><\/p>\n

Il museo ci fa conoscere lo spaccato socio-economico di una citt\u00e0 di mare come S. Benedetto del Tronto: oltre all\u2019attivit\u00e0 marinara, S. Benedetto (dopo aver mantenuto per molto tempo il primato di maggiore porto peschereccio d\u2019Italia) vanta anche una lunga tradizione manifatturiera legata al ciclo della corda<\/strong> e delle reti da pesca<\/strong>.<\/em><\/p>\n

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