{"id":211,"date":"2014-10-16T12:50:00","date_gmt":"2014-10-16T10:50:00","guid":{"rendered":"http:\/\/localhost\/?p=211"},"modified":"2016-01-08T22:47:03","modified_gmt":"2016-01-08T21:47:03","slug":"museo-diocesano","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/localhost\/museo-diocesano\/","title":{"rendered":"Museo diocesano"},"content":{"rendered":"

Il Museo Diocesano<\/strong> di Ascoli Piceno si trova in Piazza Arringo<\/strong>, all’interno dell’ala pi\u00f9 antica del Palazzo Vescovile, chiamata Palazzo Caffarelli<\/strong>. Il museo nasce nel 1961<\/strong> con lo scopo di raccogliere le opere d’arte sacra provenienti dal territorio della diocesi di Ascoli Piceno, per tutelarle, valorizzarle e, a volte, salvarle dal rischio di rovina o di furto. Al suo interno troviamo una ricchissima collezione di opere d’arte comprendenti dipinti, sculture, oggetti liturgici e paramenti sacri.<\/em><\/p>\n

Il percorso ha inizio nella sala dedicata al 1400<\/strong> e al suo pi\u00f9 illustre interprete ad Ascoli Piceno: Carlo Crivelli<\/strong>, di cui possiamo ammirare la bellissima “Madonna di Poggio di Bretta”<\/strong>. A stretto contatto con l’artista veneziano lavorava l’orafo Pietro Vannini<\/strong>\u00a0di cui, nella sala, \u00e8 conservato il preziosissimo braccio-reliquiario di S. Emidio<\/strong> in argento, e la statua del primo vescovo di Ascoli Piceno.<\/em><\/p>\n

La sala successiva \u00e8 dedicata al 1500<\/strong> e alla figura del grande artista Cola dell’Amatrice<\/strong>, autore della facciata della Cattedrale di Ascoli Piceno. Cola era anche pittore e, in un viaggio a Roma, studi\u00f2 le opere dei grandi artisti, come Michelangelo<\/strong> e Raffaello<\/strong>, che ispireranno le sue opere.\u00a0<\/em><\/p>\n\n\t\t